Una delle malattie più debilitanti per l’essere umano: coinvolge quasi un terzo della popolazione mondiale e il suo trend è in aumento. L’OMS l’ha definita come emergenza sanitaria.
1 miliardo di persone in tutto il mondo vive con un disturbo mentale, di questi 1 adolescente su 7, e la depressione emerge come una delle principali cause di malattia e disabilità adolescenziale con aumento esponenziale dei suicidi.
È importante sapere che la depressione necessita di un ascolto del vissuto soggettivo del paziente e di una terapia che integri alimentazione, stile di vita, fitoterapia, farmacoterapia e psicoterapia.
La depressione è un disturbo descritto ampiamente dal manuale di psichiatria americano, il DSM-5, e dall’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ICD-11.
In questi testi la depressione viene definita come una patologia di entità lieve, moderata o grave che si manifesta con un calo del tono dell’umore che perdura la maggior parte del tempo, perdita di interesse per le attività, isolamento sociale, difficoltà di concentrazione e memoria, disturbi del sonno, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso e/o di appetito, mancanza di desiderio sessuale e di forza fisica fino a senso di colpa, chiusura e ideazione suicidaria.
I sintomi delle depressione possono essere: un calo del tono dell’umore che perdura la maggior parte del tempo, perdita di interesse per le attività, isolamento sociale, difficoltà di concentrazione e memoria, disturbi del sonno, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso e/o di appetito, mancanza di desiderio sessuale e di forza fisica fino a senso di colpa, chiusura e ideazione suicidaria.
Tali sintomi della depressione per rientrare nella classificazione patologica devono permanere nel tempo e spesso danno un disagio psicofisico tale da disturbare lo svolgimento delle normali attività come il lavoro.
La causa della depressione ad oggi non è nota e rientra nelle malattie a causa multifattoriale (nonché dipendenti da varie cause). Il 37%, secondo Nature, è definita da una predisposizione genetica trasmissibile e per la restante parte dipende da fattori ambientali, sociali e dagli eventi traumatici della vita.
L’ipotesi eziologica della depressione più seguita ad oggi, e anche base della terapia farmacologica, è quella monoaminergica. Secondo questa teoria la depressione è causata da un calo di noradrenalina, serotonina e dopamina: 3 neurotrasmettitori della famiglia delle monoamine che stimolano il sistema nervoso. La carenza di queste molecole, come la manifestazione sintomatica della base genetica dipendono dai vissuti psicologici personali, la nostra storia.
La psicoterapia può modificare l’impatto della storia sul nostro presente e può curare l’origine della depressione. Allo stesso modo anche la modificazione dell’alimentazione, stile di vita, abitudini comportamentali e la meditazionemindfulness possono modificare quelle potenziali cause della depressione.
La depressione può essere distinta, secondo Stahl (autore di alcuni dei testi di riferimento della terapia psichiatrica) come una carenza di 3 molecole attive a livello cerebrale: la serotonina, la dopamina e la noradrenalina. A seconda dei sintomi la depressione avrà più bisogno di essere ribilanciata dal ripristino di una o più di queste molecole (della famiglia delle monoamine).
I farmaci che si utilizzano nella cura della depressione hanno un’azione mirata prevalentemente al ripristino della concentrazione delle 3 molecole coinvolte nella depressione: serotonina, noradrenalina e dopamina. Quelli più utilizzati sono i SSRI (sertralina, fluoxetina, paroxetina…): farmaci serotoninergici che inibiscono il riassorbimento della serotonina a livello neuronale. Solitamente agiscono dopo 3 settimane, hanno un’efficacia media del 60% contro il 40% del placebo e presentano differenti effetti avversi che spesso ne rendono difficile la compliance.
Se l’utilizzo degli psicofarmaci in alcuni contesti è imprescindibile, in differenti altri ha un’efficacia limitata nella risoluzione dei sintomi della depressione. Per curare la depressione è sempre più importante affrontare i sintomi della depressione secondo una visione integrata.
Affrontare i sintomi della depressione secondo una visione integrata, che ascolti i sintomi soggettivi che il paziente attribuisce alla depressione al fine di poter impostare una terapia individualizzata per gestire il sintomo e per cogliere quel potenziale evolutivo che esso porta con sé, è fondamentale.
Questo approccio è alla base del Metodo Fitoterapia Psicosomatica secondo il quale le risorse psicosomatiche più carenti da sostenere nella depressione sono quella Blu (connessa alla alla Noradrenalina), Gialla (connessa alla Dopamina) e Bianca (connessa alla serotonina). L’iperico, lo zafferano, la rhodiola e altre piante che sostengono tali risorse sono dei validi strumenti per una terapia funzionale alla depressione.
Il cambiamento di stagione è un momento di transizione non solo per la natura circostante, ma anche per il nostro corpo e la nostra mente.
La crescita personale implica consapevolezza, gestione delle emozioni e superamento di condizionamenti passati.
Tecniche come la meditazione e l'ascolto attivo aiutano a ridurre lo stress, favorendo il benessere psicofisico.
La gestione dei disturbi psicosomatici è un compito complesso e multidimensionale che richiede un'ampia gamma di approcci terapeutici.
Due dei principali pilastri in questo campo sono la fitoterapia e la psicofarmacologia.
L'omeopatia è un sistema di medicina alternativa basato sul principio della similitudine.
Il concetto fondante l'omeopatia è infatti quello di trattare i sintomi di una malattia con piccole dosi di sostanze che, se somministrate a dosi più elevate, produrrebbero sintomi simili in individui sani.
La fitoterapia è una pratica millenaria che utilizza le piante per migliorare la salute delle persone.
Fondata sull'impiego di estratti vegetali, tratti da piante curative, la fitoterapia mira a supportare il paziente nel suo percorso di guarigione.
La Meditazione, in particolare la meditazione Mindfulness, è uno degli strumenti di cura ormai riconosciuti dalla comunità scientifica grazie all’ampia mole di letteratura disponibile.
Non solo, il crescente interesse verso la meditazione mindfulness continua a dare il via a numerosi studi per indagarne le reali potenzialità, in particolare, in ambito medico-terapeutico.
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La crescita personale implica consapevolezza, gestione delle emozioni e superamento di condizionamenti passati.
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Fondata sull'impiego di estratti vegetali, tratti da piante curative, la fitoterapia mira a supportare il paziente nel suo percorso di guarigione.
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