Il cambiamento di stagione è un momento di transizione non solo per la natura circostante, ma anche per il nostro corpo e la nostra mente.
In questi periodi dell’anno è comune sperimentare una serie di sintomi del cambio di stagione, che vanno dall’affaticamento e l’insonnia all’ansia e alla depressione.
Ma cosa possiamo fare per affrontare al meglio queste sfide stagionali e mantenere il nostro benessere psicofisico?
Possiamo trovare la risposta nelle piante toniche utilizzate in fitoterapia: un approccio naturale che mira a sostenere il nostro organismo durante i periodi di transizione stagionale.
La fitoterapia psicosomatica considera l’interconnessione tra mente e corpo e l’influenza di fattori esterni sul nostro stato di salute emotivo e fisico.
Uno dei concetti chiave della fitoterapia psicosomatica è che ogni cambiamento nell’ambiente esterno si riflette in un cambiamento nell’equilibrio interno del nostro organismo.
Questo concetto, che è stato già sottolineato da antiche tradizioni mediche come la dottrina umorale di Ippocrate, oggi è supportato dalla moderna ricerca scientifica nel campo della cronobiologia, disciplina che studia la variazione delle funzioni interne in relazione all’alternarsi del giorno e della notte (ritmo circadiano), dei mesi e delle stagioni.
I sintomi del cambio di stagione possono essere i più vari.
Vanno dalle malattie da raffreddamento alle allergie, ai più importanti disturbi cardiocircolatori fino ai frequenti disturbi psicosomatici quali l’insonnia, astenia, irritabilità, gastrite, depressione e instabilità dell’umore.
Tendenzialmente però possiamo raggruppare i sintomi del cambio di stagione a seconda del periodo dell’anno.
Mentre in primavera-estate è infatti comune sperimentare un aumento di sintomi ansiosi, in autunno-inverno avremo una maggiore tendenza ai sintomi depressivi.
Al punto che il DSM, il manuale di riferimento della psichiatria, include un disturbo dell’umore definito come “Disturbo affettivo stagionale” o “Depressione stagionale”, proprio perché caratterizzato dall’alternarsi della mania durante le stagioni.
Questo fenomeno è stato confermato da studi sulla variazione delle concentrazioni ormonali e neurotrasmettitori nel corpo in relazione alla quantità di luce naturale ricevuta durante il giorno.
Ogni cambiamento di stagione corrisponde quindi ad una vera e propria rivoluzione interna che fisiologicamente ci fa sentire più attivi, euforici, estroversi in primavera ed estate e più passivi, introversi e pacati in autunno e inverno.
A volte però quelle che sono accentuazioni delle caratteristiche costituzionali diventano manifestazioni patologiche di lieve o media entità con i vari sintomi psicosomatici soggettivi.
Come possiamo far fronte quindi a questi momenti di maggior sensibilità?
Da sempre la Fitoterapia offre come rimedi ai sintomi del cambio di stagione alcune piante “toniche” che sostengono l’organismo nell’affrontare più facilmente questo momento stressante.
Ma quali sono queste piante “toniche” e come utilizzarle con l’arrivo della primavera?
In fitoterapia si parla di “piante toniche” per riferirsi a quelle piante che possiedono proprietà in grado di stimolare, supportare o favorire le normali funzioni dell’organismo.
Queste funzioni possono riguardare diversi settori, tra cui il sistema immunitario, il sistema nervoso, la gestione dello stress, le funzioni metaboliche, antiossidanti e depurative dell’organismo.
Tra le piante toniche più comuni, vi sono quelle con proprietà di drenaggio epato-renale -come il carciofo, il cardo e il tarassaco-, o quelle con proprietà di drenaggio renale e linfatico -come la betulla e la gramigna-.
Altre piante toniche agiscono come tonici sanguigni con attività rimineralizzante -come l’ortica e l’equiseto-.
Per affrontare i sintomi del cambio di stagione oggi ci concentreremo sulle piante toniche adatte a ridurre lo stress psicofisico.
Tra esse ritroviamo due classi importanti di rimedi con effetto sistemico differente: gli stimolanti e gli adattogeni.
Gli stimolanti, che comprendono sostanze come il caffè, il tè, il mate e il guaranà, agiscono attivando il sistema nervoso simpatico e lo stress attraverso l’innalzamento delle monoamine e del cortisolo nel corpo.
Tuttavia, è importante notare che gli stimolanti possono causare un cambiamento temporaneo nell’equilibrio del corpo, che richiede più tempo e risorse per ritornare alla situazione di partenza, e possono portare a sintomi come la stanchezza e a lungo termine possono influenzare le funzioni cardiocircolatorie e cognitive.
D’altra parte, gli adattogeni supportano l’organismo permettendogli una risposta più efficiente allo stress senza conseguenze a lungo termine.
Queste piante sono in grado di innalzare la resistenza fisica contro gli stress ambientali e migliorare l’efficienza generale in situazioni di carico, aiutando l’organismo ad adattarsi meglio a condizioni di stress straordinario e prevenendo l’insorgenza di malattie.
È importante notare che l’utilizzo delle piante toniche dovrebbe essere integrato con uno stile di vita sano, che comprenda un’alimentazione equilibrata, l’esercizio fisico regolare e pratiche di gestione dello stress come lo yoga o la meditazione.
Inoltre, è consigliabile consultare sempre un professionista della salute prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento fitoterapico, specialmente se si stanno assumendo farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti.
Tra le piante adattogene più utilizzate e studiate per il cambio di stagione vi sono il ginseng, la rhodiola e la withania.
Queste piante sono considerate risorse preziose per affrontare i sintomi del cambio di stagione, poiché aiutano l’organismo a mantenere un equilibrio durante il cambiamento di stagione.
Il ginseng, ad esempio, è stato utilizzato nella tradizione erboristica orientale da oltre duemila anni per le sue proprietà toniche e adattogene. La ricerca moderna ha confermato i suoi effetti benefici sulla salute mentale e fisica, inclusa la capacità di migliorare la resistenza allo stress e di ristabilire l’equilibrio psicofisico tipico del cambio di stagione.
La rhodiola, una pianta che cresce spontaneamente sulle vette dell’Asia, è stata utilizzata per secoli nelle medicine tradizionali per sostenere la resistenza fisica e mentale durante periodi di stress. Gli studi hanno evidenziato i suoi effetti adattogeni e antidepressivi, contribuendo a migliorare l’umore e la performance mentale.
La withania, nota anche come ashwagandha, è una radice utilizzata nella medicina ayurvedica per le sue proprietà toniche e ansiolitiche. Gli studi hanno dimostrato che la withania può aiutare a ridurre l’ansia e la depressione stagionale, migliorando la capacità di adattamento e la funzione cognitiva.
Il cambiamento di stagione può rappresentare una sfida per il nostro benessere psicofisico, ma la fitoterapia psicosomatica offre una serie di risorse naturali per affrontare questo periodo con serenità e vitalità.
Utilizzando le piante toniche con saggezza e in sinergia con uno stile di vita sano, possiamo supportare il nostro organismo durante tutto l’anno, riducendo i sintomi del cambio di stagione e godendo appieno dei benefici di una salute equilibrata e armoniosa.
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