La Meditazione, in particolare la meditazione Mindfulness, è uno degli strumenti di cura ormai riconosciuti dalla comunità scientifica grazie all’ampia mole di letteratura disponibile.
Non solo, il crescente interesse verso la meditazione mindfulness continua a dare il via a numerosi studi per indagarne le reali potenzialità, in particolare, in ambito medico-terapeutico.
Descritta dai maestri spirituali attraverso varie espressioni artistiche – prose, poesie, dipinti, danze, canti, silenzi, la meditazione trae origine dalla filosofia buddista, che risale a circa 2500 anni fa. Tuttavia, la pratica è stata introdotta nel mondo occidentale solo nel 1975 da Jon Kabat-Zinn, biologo e professore alla School of Medicine dell’Università del Massachussets.
Nonostante la sua storia, la vera essenza della meditazione è ancora difficile da descrivere a parole. L’esperienza meditativa è infatti intrinseca all’esistenza e accessibile a chiunque in qualsiasi momento.
Questo articolo ha l’obiettivo di approfondire cos’è la meditazione mindfulness, i suoi benefici, a chi può essere utile e come applicarla.
La meditazione è la via per raggiungere uno stato di consapevolezza che permetta di vivere il momento presente senza interferenze.
Non a caso, la parola inglese “mindfulness” significa proprio “consapevolezza”.
Prendere consapevolezza di questo stato meditativo, che si raggiunge tramite le tecniche meditative, permette al praticante di risvegliarsi e percepire il naturale fluire della vita.
In altre parole, la mindfulness porta l’individuo ad essere consapevole di sé stesso, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni e della realtà – intesa come qui e ora – che lo circonda.
Le tecniche meditative sono progressive e di varia natura e accompagnano il praticante in questo cammino di consapevolezza, che è personale: ognuno traccia il suo. Un terapeuta o un maestro può accompagnare nell’esplorazione dei vari cammini, starà poi ad ognuno scegliere quale intraprendere.
Ci sono pratiche di meditazione che hanno l’obiettivo di concentrare l’attenzione su un punto, come il respiro, uno dei cinque sensi, l’energia del corpo, una posizione o un movimento. Dove va l’attenzione segue l’energia e la presenza.
Nella mindfulness la tecnica Body Scan è una delle pratiche predilette per l’ascolto corporeo.
La percezione del respiro è il veicolo attraverso il quale la consapevolezza viene guidata nelle varie parti del corpo.
I livelli percepibili sono quello fisico (il sintomo somatico o la percezione materiale del corpo), energetico (connesso alla percezione più sottile come una grande vitalità oppure una mancanza di energia, un vuoto oppure un blocco psicosomatico come un peso sul cuore), emozionale (l’emozione che emerge da quella zona come una rabbia repressa che fa stringere lo stomaco oppure la gioia che appare ascoltando il pulsare del respiro nella pancia) e mentale (la contestualizzazione del vissuto anche nel proprio ordinario, come quella rabbia che sento ogni volta che il datore di lavoro mi riprende ingiustamente sul mio operato).
L’esperienza della Meditazione è la connessione con la libertà di essere noi stessi, in ogni momento: può essere quindi utile ad ogni essere umano.
La sua efficacia d’azione è percepibile sul piano fisico (miglioramento dei sintomi stress correlati, della gestione del dolore, della qualità della vita percepita), energetico (migliore vitalità e capacità di rilassamento, migliore equilibrio psicosomatico), emozionale (migliore presenza e gestione delle emozioni, consapevolezza alle dinamiche del condizionamento e della identificazione della personalità) e spirituale (esperienza diretta di chi siamo ora e connessione con l’espressione del nostro potenziale umano).
I pazienti che possono trarre beneficio dalla meditazione mindfulness sono quindi quelli che vogliono:
Le pratiche di meditazione mindfulness e consapevolezza, in particolare, sono riconosciute dalla comunità scientifica come uno strumento di cura per la salute psicosomatica.
Le pratiche meditative sono fondamentali per la prevenzione e la cura di malattie psicosomatiche, offrendo strumenti di gestione dello stress e di integrazione in diverse patologie.
Il medico, praticando la meditazione, può migliorare l’efficacia delle terapie proposte ai pazienti.
La meditazione è parte integrante del metodo di Fitoterapia Psicosomatica, e viene utilizzata sia nei percorsi individuali con il paziente sia in quelli di gruppo utilizzando differenti pratiche di meditazione dalle varie tradizioni.
Nei percorsi individuali vengono scelte pratiche di meditazione e consapevolezza ad personam a seconda delle caratteristiche del paziente e del disturbo che manifesta.
Un atleta stressato in ansia da prestazione con una costituzione molto attiva, ad esempio, può giovare di pratiche di meditazione attiva in quanto è difficile che risponda subito alla meditazione silenziosa come la Mindfulness, più indicata invece per una persona dalla costituzione più pacata che manifesta ad esempio una tendenza al rimuginio.
Nei percorsi di gruppo invece vengono proposte delle pratiche di meditazione e consapevolezza di intensità progressivamente più elevata così da accompagnare i partecipanti nel cammino che li porta dalle basi della presenza alle esperienze più profonde di contemplazione.
In tutti questi percorsi, la meditazione diventa un mezzo per celebrare la vita e conferisce un significato spirituale al lavoro medico.
La malattia è vista come una porta alla spiritualità, e la medicina è considerata uno strumento per mantenere uno stato di salute psicofisico che consenta la connessione con il nucleo interiore.
Le pratiche di meditazione e di consapevolezza sono accessibili a tutti e offrono benefici fisici, energetici, emotivi e spirituali. Possono essere utili per prevenire malattie, migliorare la qualità della vita e gestire lo stress.
I pazienti che traggono beneficio dalla meditazione sono coloro che cercano di affrontare la malattia in modo olistico, integrando la spiritualità nella loro esistenza quotidiana. La meditazione diventa così un percorso di consapevolezza che connette alla libertà di essere e ritrovare se stessi in ogni momento.
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