L'infertilità è definita come l'assenza involontaria del concepimento dopo almeno un anno di rapporti sessuali mirati o non protetti.
Differisce dalla sterilità, che è causata da impossibilità di concepimento a causa di disabilità fisiche permanenti.
L’infertilità coinvolge il 15-20% delle coppie, con un aumento negli ultimi decenni.
L’ Istituto Superiore di Sanità prospetta che il 19% delle future coppie avrà problemi riproduttivi e, dopo due anni, di queste il 4% sarà sterile.
Fattori come lo stress, lo stile di vita e i fattori socio-economici contribuiscono al problema. Il 35% è attribuibile al fattore maschile, il 35% al fattore femminile, il 15% a un fattore di coppia e il restante 15% è idiopatico - non noto.
Le cause dell'infertilità femminile includono alterazioni delle tube di Falloppio, endometriosi e ovaio policistico.
Nell'infertilità maschile, si verificano alterazioni della quantità e qualità del liquido seminale e il varicocele è comune.
Un aumento significativo dell'infertilità maschile è stato osservato negli ultimi decenni, con una riduzione del 52,4% nella concentrazione dello sperma negli uomini occidentali dal 1970 al 2011.
L'infertilità può essere asintomatica, ma i disturbi sessuali e l'ansia possono derivare da essa.
Disturbi come eiaculazione ritardata, disturbo erettile e disturbi del desiderio sessuale possono contribuire all'infertilità.
La dimensione psicosomatica e somato-psichica è sempre più riconosciuta nell'infertilità. Disturbi sessuali e ansia derivanti dalla situazione possono influire negativamente sulla capacità riproduttiva. L’attesa del concepimento per una coppia è una condizione molto stressante che può mettere in crisi la relazione stessa, allo stesso modo l’eccesso di cortisolo e di alfa-amilasi, entrambi indicatori di stress, soprattutto quando sono persistenti nel tempo, sono fattori prognostici negativi per il raggiungimento della gravidanza.
Terapie come la psicoterapia, la meditazione e l'approccio "mind-body therapy" possono essere efficaci nel sostegno delle coppie che desiderano avere un figlio.
Ritrovare un equilibrio personale e di coppia, saper gestire lo stress, restare aperti ad affrontare ciò che fa emergere l’esperienza dell’attesa sono attitudini fondamentali da acquisire per sostenere il percorso verso la genitorialità.
I disturbi della sfera sessuale hanno sicuramente come primo Sistema Psicosomatico Essenziale (SPE) coinvolto, quello del Potere-Testosterone, ossia la Risorsa rossa.
Tuttavia le tematiche affini all’infertilità possono anche far emergere, in una minoranza dei casi, un bisogno di sostegno del sistema della cura mediato dall’ossitocina, ossia la Risorsa verde. Ciò avviene soprattutto quando c’è un eccesso testosteronico di aggressività e di non curanza della propria delicatezza.
Gli altri sistemi possibilmente coinvolti, e da sostenere con le piante, possono essere quello della Gioia-Dopamina, ossia la Risorsa gialla, soprattutto quando ad essere in difficoltà è la parte legata al desiderio sessuale che si mette in moto prima dell’incontro, oppure, il sistema della Pace-Endorfina, ossia la Risorsa nera, quando la tensione psicosomatica non consente di lasciarsi andare.
Il principale sistema che viene coinvolto, soprattutto nell’infertilità maschile ma anche in quella femminile, è comunque il SPE del Potere-Testosterone. Questo sistema è connesso ai bisogni corporei principali che condividiamo e ereditiamo dal cervello rettile: difesa del territorio, riproduzione e cibo. La connessione ormonale in questo caso è molto diretta e fa rifermento agli ormoni sessuali, in primis al testosterone. A livello emotivo-comportamentale le qualità di questo SPE Potere-Testosterone si riconducono alla sicurezza corporea, alla stabilità, al coraggio di essere sé stessi e di esprimersi.
La fitoterapia può integrarsi nei percorsi di sostegno alla riproduzione, di preparazione al concepimento o di affiancamento ad un percorso di procreazione medicalmente assistita.
Molte sono le piante oggetto di studi per il sostegno della fertilità, soprattutto per quella maschile legata all’impotenza. La Withania somnifera (Ashwagandha) è studiata ad esempio proprio per il suo sostegno all'infertilità maschile. Ha azioni adattogene, antistress e immunostimolanti, oltre a migliorare la funzione testosteronica.
Altre piante come Moringa oleifera, Cassia alata e Crocus sativus possono sostenere l'infertilità femminile.
Data la varietà di piante a disposizione il ruolo del medico fitoterapeuta diventa centrale per scegliere la migliore composizione a seconda dell’espressione soggettiva dell’infertilità.
L'approccio all'infertilità dovrebbe essere multidimensionale, considerando i livelli fisici, energetici, emotivi e spirituali della coppia. La fitoterapia emerge come uno strumento essenziale da integrare nel percorso di cura.
Oltre ai rimedi fitoterapici, l'attenzione alla componente psicosomatica, la gestione dello stress e l'integrazione di terapie non farmacologiche sono fondamentali per sostenere le coppie in questo percorso complesso.
La consapevolezza delle cause, insieme a un approccio integrato e personalizzato, può contribuire a un equilibrio emozionale e fisico, facilitando il percorso verso la genitorialità.
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