La "fame d'aria" è una sensazione soggettiva di difficoltà respiratoria, spesso associata a dispnea, in cui il paziente avverte una mancanza di respiro.
La respirazione è una delle nostre funzioni vitali fondamentali, la sua compromissione caratterizza perciò un importante disagio, sia fisico che psicologico. In alcuni casi la sua manifestazione può essere particolarmente angosciante per chi ne soffre.
Le cause della "fame d'aria" possono essere molteplici e includono fattori fisici, psichici ed emozionali.
Tra le cause fisiche troviamo patologie dell'apparato respiratorio come asma, bronchite cronica e infezioni polmonari, oltre a malattie cardiache e disturbi neuromuscolari.
Le cause psicosomatiche, invece, sono spesso legate a stress, ansia e disturbi dell'umore, con sintomi che possono intensificarsi in situazioni di forte stress emotivo.
I sintomi della "fame d'aria" includono:
Questi sintomi possono variare di intensità e durata, influenzando significativamente la qualità della vita del paziente.
La dispnea psicogena rappresenta una sfida particolare per la fitoterapia psicosomatica.
A differenza della dispnea causata da condizioni cardiache o polmonari, la dispnea psicogena (anche chiamata dispnea psicosomatica o, più comunemente, dispnea da ansia) non mostra infatti alterazioni significative nei parametri respiratori o nelle indagini cliniche, rendendo difficile la diagnosi e la gestione.
Questa particolare forma di “fame d’aria” è legata a condizioni psicologiche ed emotive in cui l'iperattivazione del sistema nervoso autonomo può provocare una percezione alterata della respirazione, portando a sensazioni di soffocamento o mancanza d'aria.
Può manifestarsi in forma acuta, come durante un attacco di panico -nel quale può insorgere improvvisamente, accompagnata da sintomi come tachicardia, sudorazione, e vertigini- o in forma cronica, come in casi di ansia generalizzata o depressione nei quali la difficoltà respiratoria può essere costante o variabile, peggiorando in situazioni di stress o ansia.
La gestione della dispnea psicogena richiede un approccio multidisciplinare che consideri sia gli aspetti psicologici che quelli fisiologici del disturbo. La fitoterapia psicosomatica offre strumenti efficaci per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma deve essere personalizzata in base alle esigenze individuali e combinata con altre terapie per ottenere risultati ottimali.
Il paziente affetto da dispnea psicogena può avere bisogno di supportare diverse risorse interne, come la gestione dello stress e delle emozioni, la stabilizzazione dell'umore e il rafforzamento della resilienza.
I principali Sistemi Psicosomatici Essenziali (SPE) che emergono sono quello della Pace-Endorfina e quello del Piacere-Serotonina, che sono tra l’altro i due principali che permettono un riequilibrio dell’asse psicosomatico dello stress.
Quando la fame d’aria è connessa al bisogno di stare, di risentire il proprio radicamento, di avere fiducia nelle proprie risorse (“quando non respiro non sento più le gambe”, “mi mancano le energie e non riesco a prendere aria”) potrà essere gestita dalle piante che rinforzano il SPE del Piacere-Serotonina (come la griffonia, l’iperico o il ginseng) che al contempo consente di sostenere le energie del corpo.
Invece quando predomina il bisogno di lasciar andare (“ho difficoltà a espirare”, “mi sento sempre piena”, “non riesco a rilassarmi, a lasciar andare la tensione”) gli estratti vegetali più utili saranno quelli relativi al SPE della Pace-Endorfina (come valeriana, camomilla, passiflora o scutellaria).
Le piante consigliate per sostenere il paziente che presenta una dispnea psicogena sono quelle che possono gestire la componente psicosomatica del suo sintomo e quindi soprattutto i fitoterapici ad azione ansiolitica e di sostegno del tono dell’umore, oltre ad una piccola parte di adattogeni (non tonici).
Come dimostrano numerosi studi clinici, il Ginkgo biloba è una delle piante più efficaci per questa patologia, perché i suoi principi attivi, tra cui flavonoidi e terpenoidi, hanno effetti neuroprotettivi, ansiolitici e broncodilatatori.
Anche la Melissa Officinalis, nota per le sue proprietà calmanti e ansiolitiche, il Biancospino e la Lavanda aiutano ad alleviare i sintomi di ansia che spesso accompagnano la dispnea psicogena, influendo positivamente sul benessere respiratorio del paziente.
La "fame d'aria" rappresenta una condizione complessa che coinvolge aspetti fisici, emotivi e psicosomatici. La fitoterapia può offrire un valido supporto nella gestione di questo sintomo, specialmente nelle forme psicogene, attraverso l'uso di piante con proprietà ansiolitiche, calmanti e neuroprotettive.
Ricordiamo inoltre che la respirazione non è solo una funzione vitale, ma una porta d'accesso al benessere psicosomatico.
La consapevolezza del respiro può migliorare la nostra connessione con il corpo e le emozioni, favorendo uno stato di equilibrio e benessere. Pratiche di consapevolezza come la meditazione possono integrare efficacemente i trattamenti fitoterapici, offrendo un approccio olistico alla salute e al benessere.
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