Disturbi gastrointestinali

La somatizzazione gastrointestinale è legata a stress e ansia.
La fitoterapia psicosomatica usa le piante per ridurre sintomi fisici e riequilibrare mente e corpo.

A cosa si riferisce la somatizzazione gastrointestinale?

Chi non ha mai sentito parlare della “strizza da esami” o nei più giovani del “mal di pancia da inizio lezione”? A chi non è capitato di sentir dire “questa situazione mi resta proprio indigesta” o ancora “questa notizia è stata proprio come un pugno sullo stomaco”? 

La somatizzazione gastrointestinale è una delle situazioni più facili da riscontrare in medicina psicosomatica e questi modi di dire ne sono la conferma culturale. 

 

Le più evidenti patologie psicosomatiche gastrointestinali sono la dispepsia funzionale e la sindrome dell’intestino irritabile. 

Come vale per tutti i sintomi “possibilmente psicosomatici”, il primo approccio al paziente con una questa sintomatologia deve essere medico e quindi escludere le possibili cause primarie organiche di malattia prima di etichettare il quadro con l’aggettivo “psicosomatico”. In primis quindi dobbiamo chiarire che il “mal di pancia” non dipende da un abuso di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come aspirina o ibuprofene, da infezioni di microorganismi (quali il rotavirus o l’Helicobacter pylori ad esempio) o da patologie autoimmuni come il morbo di Crohn eccetera. 

 

Escluse quindi tutte le possibili cause organiche primarie possiamo affrontare il sintomo come un “mal di pancia psicosomatico” con un approccio multidisciplinare e integrato che non si dimentichi dell’ascolto del sintomo e del paziente. 

Il ruolo centrale dello specialista gastroenterologo dovrebbe essere affiancato da un’equipe costituita da un nutrizionista, da un esperto in psicosomatica (medico e/o psicoterapeuta) e da un esperto di medicina complementare integrata che, assieme, strutturino un percorso di cura integrata.

Secondo la nostra esperienza, i disturbi gastrointestinali sono tra i principali sintomi somatici associati a stress emotivo e stati di ansia. La medicina psicosomatica evidenzia una connessione bidirezionale tra cervello e sistema gastrointestinale, definendo quest’ultimo come il "secondo cervello" o "cervello enterico". Questo sistema è dotato di un proprio sistema nervoso, endocrino e immunitario, che interagisce con le emozioni, lo stress e l'ambiente circostante. I disturbi gastrointestinali, quindi, possono essere la manifestazione fisica di conflitti emotivi e stress psicologico.

Cause della somatizzazione gastrointestinale

Le cause dei disturbi gastrointestinali di natura psicosomatica sono spesso legate a stress, ansia, emozioni represse, come la rabbia o la frustrazione, e relazioni conflittuali.

In questo contesto, il sistema digestivo diventa il mezzo attraverso cui il corpo esprime il disagio psicologico.

La medicina psicosomatica indaga come questi fattori contribuiscano a problematiche quali la dispepsia funzionale o la sindrome dell'intestino irritabile.

 

Sintomi della somatizzazione gastrointestinale

I sintomi possono includere:

  • Dolori addominali e crampi
  • Gonfiore
  • Diarrea o stitichezza
  • Reflusso gastroesofageo
  • Sensazione di bruciore nello stomaco o nell’esofago
  • Alvo irregolare, con feci sfatte o alterazioni nella frequenza intestinale

 

Questi disturbi, quando non derivano da cause organiche, spesso rispondono meglio a un approccio olistico che integri il trattamento psicosomatico e fitoterapico.

Somatizzazione dei disturbi gastrointestinali in Fitoterapia Psicosomatica

La PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) ormai da qualche decennio spiega il fenomeno della somatizzazione dei disturbi gastrointestinali, che si chiarisce nello studio della connessione bidirezionale tra stomaco-intestino e cervello. 

 

Quello che è diventato famoso come “il secondo cervello” o il “cervello enterico” oggi lo possiamo vedere a tutti gli effetti come un organismo integrale con un suo sistema nervoso, un suo microbiota, una sua rete immunitaria specifica e un suo apparato endocrino che interagiscono costantemente con l’ambiente e la psiche: l’umore cambia l’equilibrio di stomaco e intestino e viceversa i disturbi della pancia si riflettono sulla sfera emotiva, entrambi risentendo delle relazioni, della qualità dell’ambiente e dello stile di vita del soggetto. 

 

Differenti patologie prima di pertinenza esclusiva dello specialista (gastroenterologo o psichiatra che sia) oggi sono chiaramente definibili come psicosomatiche e quindi di pertinenza di un team di professionisti che tengano in considerazione le differenti componenti della malattia e soprattutto l’individuo. 

Risorse carenti con i disturbi gastrointestinali

Oggi sappiamo che le patologie gastrointestinali, parliamo prevalentemente ancora dell’IBS e della gastrite da stress,  sono sempre più chiaramente regolate dall’equilibrio di tutta la rete PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunitaria).
Quando si parla di risorse carenti nel paziente con disturbi gastrointestinali psicosomatici, ci si riferisce infatti al sistema di regolazione dello stress e al modo in cui il paziente affronta le sfide emotive.

Spesso i disturbi gastrointestinali sono connessi con il disagio psichico, quale l’ansia e la depressione.

Un esempio comune è la carenza del "Sistema del Piacere-Serotonina", che regola l’umore e la risposta allo stress.

Un’altra risorsa carente è il "Sistema della Pace-Endorfina", fondamentale per la gestione della tensione e la promozione di uno stato di calma e rilassamento.

bianca, nera, gialla

Rimedi fitoterapici 🌱

La fitoterapia psicosomatica offre un’ampia gamma di piante che possono agire sia sul sintomo fisico che sulla gestione emotiva. Ecco alcuni dei principali rimedi utilizzati:

Withania somnifera (Ashwagandha)
È un adattogeno che sostiene il sistema nervoso e aiuta a bilanciare l'ansia e lo stress. Migliora la risposta del corpo al disagio emotivo, riducendo il riflesso somatico nei disturbi gastrointestinali.

Rhodiola rosea
Rinomata per la sua capacità di aumentare la resistenza allo stress fisico e mentale, aiuta a regolare il tono dell'umore e supporta l'energia del paziente durante i periodi di affaticamento psicofisico.

Matricaria camomilla (Camomilla)
Ha proprietà calmanti e digestive, agendo sia come rilassante muscolare che come ansiolitico naturale. È indicata nei casi di dispepsia funzionale e sindrome dell'intestino irritabile.

Melissa officinalis
Favorisce la digestione e allevia i crampi addominali, agendo contemporaneamente sul sistema nervoso centrale per ridurre ansia e stress. È particolarmente utile nei pazienti che soffrono di difficoltà digestive associate a tensione emotiva.

Mentha piperita
L’olio essenziale di menta piperita è raccomandato per la gestione della sindrome dell'intestino irritabile grazie alla sua azione antispasmodica e lenitiva a livello intestinale.

Genziana, Finocchio, Anice, Menta, Zenzero
Queste piante, sotto forma di tisane o estratti, migliorano la digestione e alleviano il gonfiore, sostenendo l’apparato gastrointestinale durante episodi di dispepsia.

Conclusioni

I disturbi gastrointestinali psicosomatici e la loro somatizzazione richiedono un approccio integrato che consideri sia la dimensione fisica che quella emotiva del paziente. 

La fitoterapia psicosomatica rappresenta un valido strumento per gestire i sintomi e supportare il paziente nel riequilibrare il suo sistema nervoso, digestivo ed emotivo. 

Terapie complementari, come la psicoterapia, possono aiutare a prevenire recidive e a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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