L'astenia, derivante dal greco "a" privativo e "sthènos" forza, è una condizione caratterizzata da debolezza e abbattimento delle forze. Può manifestarsi come stanchezza acuta, prolungata o cronica, con diverse cause sottostanti.
Uno dei criteri per riconoscere l’astenia e non confonderla con una normale stanchezza è la durata del sintomo e la relazione allo sforzo. Si parla di stanchezza acuta quando dura meno di un mese e quando essa è la fisiologica conseguenza di uno sforzo fisico o psicologico intenso, si definisce invece astenia prolungata quando dura da uno a sei mesi e può essere correlata ad una patologia sottostante.
Infine troviamo la fatica cronica, definibile quando supera i 6 mesi di manifestazione e può essere senza causa correlata oppure avere una chiara connessione con uno stato clinico preesistente.
Le patologie che possono essere identificate come cause dell’astenia nelle sue differenti forme e gravità sono riconducibili al sistema neuro-muscolare, al sistema immunitario, al campo oncologico, alle malattie infettive, ai disturbi endocrinologici, alle malattie metaboliche, alle carenze nutrizionali fino ai disturbi mentali e stagionali.
La diagnosi è complessa e spesso richiede esami specifici per identificare la causa sottostante.
I sintomi dell'astenia possono variare a seconda della sua gravità e delle cause sottostanti. Essi includono stanchezza, malessere, disfunzioni cognitive, alterazioni del sonno, dolori muscolari e altri sintomi che peggiorano dopo lo sforzo.
La stanchezza può coinvolgere l'intero corpo o singole parti di esso e può agire a livello muscolare, soprattutto a livello degli arti inferiori e/o superiori.
L'astenia, tuttavia, non ha sempre cause fisiche. A volte la stanchezza cronica può derivare da uno stress psicologico, dato da forme depressive, stress eccessivo o ansia, e comportare un sovraffaticamento sia fisico che mentale, con frequente difficoltà di concentrazione.
In alcuni casi l’astenia può presentare anche sintomi debilitanti, come vertigini, confusione, difficoltà a parlare, dolore al petto o respirazione difficoltosa.
L'astenia rappresenta una sfida in quanto può essere un sintomo comune con diverse cause sottostanti.
È importante approfondire adeguatamente la situazione attraverso un'anamnesi dettagliata e un esame obiettivo per identificare la causa, osservarne l’evoluzione e pianificare un trattamento appropriato.
Nell’ambito della fitoterapia psicosomatica, sappiamo che uno dei sistemi che emergono come carenti in caso di astenia è quello del Potere-Testosterone in quanto rappresenta la risorsa più mirata al rinvigorimento delle energie corporee carenti nella fatigue.
Uno dei sistemi che emergono come più carenti nei casi di astenia è quello del Potere-Testosterone, ossia legato alla Risorsa rossa, in quanto rappresenta la risorsa più mirata al rinvigorimento delle energie corporee carenti nella fatigue.
Il ricorso alle piante per i pazienti affetti da astenia, soprattutto nelle sue forme più gravi e croniche, è frequente e motivato da un disorientamento nella direzione delle cure convenzionali. La scelta del rimedio fitoterapico è ancora più quotata nei casi dove la fatigue è oltre che cronica anche idiopatica, nonché senza causa originaria definita.
La fitoterapia offre diverse opzioni per il trattamento dell'astenia, in particolare con l'uso di piante adattogene come il Panax ginseng e la Rhodiola rosea.
Queste piante hanno dimostrato capacità di sostenere l'energia e migliorare la resistenza allo stress, senza gli effetti collaterali associati agli stimolanti tradizionali.
La gestione dell'astenia richiede un approccio integrato che tenga conto delle diverse cause sottostanti e delle esigenze individuali del paziente.
La fitoterapia può essere una componente efficace di questo approccio, offrendo opzioni terapeutiche sicure e naturali per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da astenia.
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