L'artrite reumatoide è una malattia cronica delle articolazioni sinoviali, causata da un'errata risposta del sistema immunitario, che porta a infiammazioni persistenti.
È caratterizzata da dolore, gonfiore e limitazioni nei movimenti, soprattutto nelle dita.
L'artrite reumatoide colpisce lo 0,5-1% degli adulti, con maggiore incidenza nel sesso femminile e con un esordio maggiore tra i 40 e i 50 anni.
Le cause esatte dell'artrite reumatoide restano sconosciute, ma si ritiene che fattori genetici, ambientali e ormonali possano contribuire al suo sviluppo.
Ad oggi si ritiene che si tratti di una malattia autoimmune, il che significa che il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo, in questo caso le articolazioni.
Alcuni geni sembrano aumentare la predisposizione alla malattia, in particolare quelli legati al sistema immunitario, come i geni HLA. Anche infezioni virali o batteriche potrebbero innescare una risposta autoimmune anomala.
Inoltre, fattori ambientali, come il fumo di sigaretta, sono stati associati a un maggior rischio di sviluppare artrite reumatoide. Gli squilibri ormonali, in particolare gli estrogeni, potrebbero spiegare la maggiore incidenza della malattia nelle donne.
Uno dei più evidenti sintomi dell’artrite reumatoide è il dolore persistente alle articolazioni, spesso accompagnato da rigidità, specialmente al mattino o dopo periodi di inattività.
Il gonfiore e il calore che spesso si associano rendono difficile il movimento e causano limitazioni funzionali.
Un altro sintomo caratteristico di questa patologia sono i noduli reumatoidi, ovvero piccoli grumi di tessuto che possono formarsi sotto la pelle vicino alle articolazioni coinvolte. I noduli reumatoidi sono una fastidiosa complicanza dell’artrite perché si sviluppano solitamente nelle zone soggette a pressione o stress ripetuto, accentuando il dolore e il disagio.
Oltre al dolore e al gonfiore delle articolazioni, i sintomi dell’artrite reumatoide può causare problemi cardiovascolari, polmonari e psicologici, contribuendo ad un aumento della mortalità precoce e dei costi socio-economici.
L’artrite reumatoide si classifica nelle patologie cronico degenerative arginabili ma non curabili dalla terapia convenzionale, che utilizza farmaci molto costosi o con un’ampia gamma di effetti collaterali.
Un approccio integrato alla terapia, che associ terapie complementari e alternative, è perciò necessario per una migliore qualità della vita del paziente affetto da artrite reumatoide, che difatti, secondo un recente studio anglosassone, ne usufruisce nel 38% dei casi.
Integrata con la terapia farmacologica convenzionale, la fitoterapia agisce infatti secondo due strade: da un lato nell’alleviare l’episodio doloroso acuto e, dall’altro nel condurre una terapia antinfiammatoria di fondo, che migliori l'effetto antinfiammatorio dei farmaci e riduca la dipendenza dagli antinfiammatori steroidei.
L'artrite reumatoide è un'infiammazione che colpisce le articolazioni, causando dolore, gonfiore e rigidità. Le risorse psicosomatiche solitamente rilevate come più carenti nei pazienti che ne soffrono possono essere la Risorsa bianca, la Risorsa nera e in forma secondaria la Risorsa verde. È fondamentale tuttavia sottolineare l'importanza di accompagnare sempre il paziente a riconoscere soggettivamente la risorsa che egli percepisce più carente.
Le piante con il miglior sostegno degli esperti di reumatologia e fitoterapia nella cura dell’artrite reumatoide sono quelle ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi omega 3.
Tra queste, quelle che finora hanno dato maggiori evidenze scientifiche sono l’Harpagophytum procumbens (Artiglio del diavolo) e il Salix alba, come terapia per il dolore acuto, mentre l'acido alfa-linoleico presente in piante come il Linum usitatissimum e il Ribes nigrum è risultato efficace per la terapia antinfiammatoria di fondo.
La fitoterapia è una pratica medica importante per la terapia dell’artrite reumatoide, per migliorare i sintomi e diminuire i dosaggi e gli effetti collaterali dei farmaci di sintesi.
Per massimizzare i risultati è fondamentale che questa venga inclusa in un percorso di medicina integrata che, utilizzando i differenti strumenti medici a disposizione, miri a ridurre l'infiammazione, alleviare il dolore e prevenire il danneggiamento delle articolazioni.
La gestione a lungo termine dell’artrite reumatoide coinvolge infatti, oltre alla fitoterapia, anche la fisioterapia, la nutrizione e un monitoraggio medico regolare per prevenire le complicanze e migliorare la qualità della vita del paziente.
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