La Passiflora incarnata, comunemente nota come fiore della passione, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Passifloraceae. Originaria delle regioni tropicali e subtropicali delle Americhe, è stata introdotta in Europa nel XVII secolo.
Il suo fiore, dal design complesso e simbolico, ha ispirato diverse interpretazioni religiose e culturali. I pontefici dal XV secolo quando questa pianta rampicante fece il suo ingresso nei territori europei la definirono il fiore della passione ritrovando nel cerchio dei filamenti floreali la corona e le spine di Gesù in croce e nei tre stili i chiodi utilizzati per crocifiggerlo.
Gli Aztechi invece la coltivavano nei giardini dei templi, associando il suo "frutto della passione" a proprietà medicinali.
Nel tempo, la Passiflora è diventata un rimedio riconosciuto per i suoi effetti calmanti, soprattutto nella gestione dell'ansia e dell'insonnia.
La Passiflora incarnata è ricca di composti bioattivi, tra cui flavonoidi come apigenina, luteolina e quercetina, e glicosidi flavonoidi come vitexina e isovitexina. Questi componenti contribuiscono alle sue proprietà ansiolitiche e antispasmodiche.
Sebbene i singoli principi attivi non mostrino effetti significativi in vitro, l'azione combinata del fitocomplesso della pianta è risultata efficace nel trattamento di ansia e insonnia.
La pianta ha un meccanismo d'azione GABAergico, che favorisce il rilassamento senza provocare sonnolenza o effetti collaterali tipici degli psicofarmaci.
La Passiflora incarnata è particolarmente utile per il sistema nervoso centrale, dove esercita un'azione calmante e rilassante. Studi clinici hanno dimostrato che l'estratto di Passiflora può ridurre l'ansia in modo comparabile a farmaci come l'oxazepam, ma con minori effetti collaterali.
Inoltre, la pianta ha dimostrato di regolare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, rendendola un'opzione valida anche in contesti pre-operatori per gestire l'ansia. La sua azione sedativa non compromette la vigilanza, il che la rende ideale per chi soffre di ansia e insonnia senza causare obnubilamento mentale.
Per beneficiare delle proprietà rilassanti della Passiflora, si può preparare un'infusione utilizzando 2 grammi di pianta secca in 250 ml di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10-15 minuti, poi filtrare e bere. Questo semplice rimedio è particolarmente indicato per chi soffre di ansia lieve e disturbi del sonno legati allo stress.
In alternativa, si possono utilizzare estratti secchi standardizzati, con un dosaggio consigliato di 500 mg al giorno, sempre sotto controllo medico, soprattutto se si assumono altri farmaci.
La Passiflora, grazie al suo effetto calmante sul sistema nervoso centrale e alle sue proprietà spasmolitiche, aiuta a riequilibrare l'energia psicosomatica, facilitando il rilassamento e promuovendo il benessere mentale.
I suoi effetti ansiolitici e antispastici la rendono una risorsa preziosa per chi soffre di disturbi legati all'ansia, come l'insonnia e le somatizzazioni gastrointestinali di origine nervosa. L'azione combinata dei suoi principi attivi contribuisce a un equilibrio emotivo, favorendo una sensazione di calma e stabilità senza compromettere la vigilanza o la lucidità mentale.
In Fitoterapia Psicosomatica, la Passiflora incarnata è una delle piante a sostegno del Sistema Psicosomatico Essenziale della Pace, ossia la Risorsa Nera, correlata all’ormone dell’Endorfina. Questo sistema è legato alla capacità di gestire lo stress e di "lasciar andare" le tensioni, un'abilità che spesso manca nelle persone stressate che soffrono di ansia e insonnia.
La Passiflora incarnata emerge come una pianta versatile e potente nella gestione dell'ansia e dell'insonnia, grazie alla sua capacità di agire sul sistema nervoso centrale senza effetti collaterali gravi.
È particolarmente indicata per chi cerca un rimedio naturale che non comprometta la lucidità mentale, rendendola ideale per situazioni di stress, agitazione e tensione psicosomatica.
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