Il Ginseng è una delle piante più vendute nel mondo dei fitoterapici e dei rimedi erboristici.
Il termine "Ginseng" viene comunemente utilizzato per fare riferimento a diverse piante della famiglia Araliaceae, conosciute per le loro proprietà benefiche e terapeutiche.
Si conoscono 11 specie di Ginseng. Classificandole, quelle più note e utilizzate sono:
Tutte queste sono accomunate dalla presenza del termine "panax" nel nome botanico.
Tra tutte, la specie più utilizzata e studiata è il Panax ginseng.
L’etimologia della parola “Panax” deriva dal greco pan (tutto) e akèia (cura, rimedio) e costituisce l’origine della parola italiana panacea, il rimedio a tutti i mali.
“Ginseng” è una parola cinese che tradotta letteralmente significa “pianta dell’uomo” con riferimento sia alla forma antropomorfa delle sue radici che alla preziosità del vegetale per la salute dell’uomo.
Il Ginseng, in particolare il Panax ginseng, è rinomato per le sue proprietà adattogene, immunostimolanti e toniche generali.
Le molecole più studiate e responsabili delle azioni terapeutiche sono i ginsenosidi facenti parte della famiglia delle saponine triperpeniche. I principali sottotipi di ginsenosidi studiati sono Rb1, Rb2, Rc, Rd, Re e Rg1.
Ogni sottotipo ha una proprietà peculiare: eccitante o rilassante, antidiabetica o neuroprotettiva, chemiopreventiva, cardiotonica, etc.
Il Panax Ginseng presenta molteplici benefici per la salute, soprattutto a livello del sistema nervoso centrale. Le sue proprietà adattogene contribuiscono a ridurre lo stress e la fatica, migliorando le prestazioni cognitive e fisiche.
Inoltre, è stato studiato il suo ruolo nella gestione della sindrome metabolica, del diabete, delle malattie cardiovascolari e delle patologie neurodegenerative come il Parkinson e l'Alzheimer.
Il Ginseng può essere consumato sotto forma di estratti standardizzati o tinture madri, garantendo così una concentrazione controllata dei principi attivi.
La modalità di preparazione dipende dall'uso desiderato: il ginseng rosso, ottenuto dall'estrazione della radice fresca cotta a vapore e poi essiccata, è considerato più yang e più potente, mentre il ginseng bianco, derivato dalla radice fresca sbucciata, è più yin e delicato.
La dose consigliata di ginseng corrisponde a 200 mg al giorno di estratto secco o da 0,5 a 2 g al giorno di radice secca.
In Fitoterapia Psicosomatica, il Ginseng, in particolare il Panax Ginseng, riveste un ruolo importante come sostegno per diverse risorse psicosomatiche.
Le sue azioni sul sistema nervoso, in particolare sulla modulazione degli ormoni dello stress e dei neurotrasmettitori come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, lo rendono utile nel trattamento del distress, della psicastenia e della depressione.
Il Panax ginseng rientra nell’elenco delle piante yang che vanno a sostenere la risorsa gialla della Gioia connessa alla dopamina, quella blu della concentrazione connessa alla noradrenalina, quella bianca del Piacere corporeo connessa alla serotonina e quella rossa del potere personale legata al testosterone.
Il Ginseng emerge come una pianta versatile e preziosa nella fitoterapia clinica, con molteplici benefici per la salute mentale e fisica.
Tuttavia, è fondamentale utilizzare estratti di alta qualità, controllati e standardizzati, al fine di massimizzarne gli effetti terapeutici e minimizzare le potenziali interazioni farmacologiche.
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