La Rhodiola rosea L., conosciuta anche come rodiola o radice d'oro, è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle crassulacee.
Originaria delle vette asiatiche, cresce spontaneamente in regioni montuose sopra i 1000 metri di altitudine in Asia, Europa e America. Il suo nome deriva dai fiori gialli che ricordano quelli della rosa e dalla fragranza simile alla rosa che emana dalla radice - parte che si utilizza a livello terapeutico.
Nei secoli la radice della rhodiola rosea è stata utilizzata in diverse modalità. Le popolazioni vichinghe utilizzavano le radici della rodiola per rinforzare i guerrieri durante gli importanti sforzi fisici in battaglia e le popolazioni della Siberia la consideravano un ottimo afrodisiaco.
Nella tradizione mediterranea la rodiola venne riportata già nel 77dC e Linneo, il padre della tassonomia, nel 18° secolo la classificò come Rhodiola Rosea L., grazie al profumo della pianta che richiama quello delle rose e la utilizzò per la cura della leucorrea, isteria e cefalea.
Nei secoli a venire le ricerca scientifica ha approfondito le proprietà della radice indagando i suoi componenti bioattivi e l’efficacia dimostrata a livello preclinico e clinico.
Le proprietà della rodiola sono state riconosciute da secoli in diverse culture, che la utilizzavano per le sue virtù antistress, ansiolitiche e antidepressive. La radice della rodiola è stata impiegata per migliorare la resistenza fisica, trattare diverse patologie e persino come afrodisiaco.
Le proprietà della rodiola sono confermate anche dalla ricerca scientifica moderna, che ha evidenziato la sua azione adattogena, antifatica, neuroprotettiva, immunostimolante, cardioprotettiva, ansiolitica e antidepressiva.
Sebbene le molteplici proprietà, la più studiata della rhodiola è quella adattogena, che consente di affrontare nella maniera più funzionale ed efficiente possibile le situazioni stressanti a livello psicosomatico, sostenendo l’organismo in una modalità più “gentile e progressiva” che non porta conseguenze a lungo termine. Dopo il ginseng, la rodiola è probabilmente la seconda pianta adattogena più diffusa e utilizzata al mondo.
Gli studi clinici hanno dimostrato l'efficacia della rodiola nel trattamento di disturbi quali ansia, depressione, stanchezza e stress.
Grazie alle sue molecole attive, come la rosavina e la salidroside, la rodiola agisce su diversi meccanismi nel corpo, tra cui il rilascio di neurotrasmettitori e la regolazione dell'asse dello stress ipotalamo-ipofisi-surrene.
I pazienti trattati con estratti di rodiola hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi di ansia e depressione rispetto ai gruppi di controllo.
Gli altri benefici per i quali la Rhodiola rosea può essere utilizzata sono legati alle sue molteplici proprietà: antiossidante, chiemiopreventiva, antidiabetica, contro mal d’altitudine, neuroprotettiva, antinfiammatoria, immunomodulatoria e contro le dipendenze.
Per preparare la rodiola per uso terapeutico, si utilizza la radice, che può essere essiccata e utilizzata per preparare infusi o tisane.
Una ricetta comune consiste nel versare acqua bollente su una piccola quantità di radice essiccata e lasciare in infusione per alcuni minuti prima di bere.
È importante seguire le indicazioni di dosaggio consigliate da un professionista della salute per evitare effetti indesiderati.
Le foglie e i germogli della rodiola vengono anche utilizzate come alimento, consumati solitamente crudi o cotti in modo simile agli spinaci.
La pianta agendo sull'equilibrio della serotonina e delle endorfine nel corpo, supporta il piacere corporeo, il radicamento, il rilassamento e la pace interiore.
È particolarmente utile nei pazienti con ansia, depressione, stanchezza e rallentamento cognitivo, contribuendo a migliorare il loro benessere generale.
In Fitoterapia Psicosomatica, la rodiola viene utilizzata per sostenere principalmente due risorse psicosomatiche del paziente: la risorsa bianca del piacere corporeo e del radicamento connessa alla serotonina e la risorsa nera del lasciar andare e della pace e del rilassamento connessa alle endorfine e alla melatonina. Entrambe queste risorse sono utili da sostenere nei pazienti che presentano un quadro di stress psicosomatico.
In conclusione, la Rhodiola rosea è una pianta preziosa nel trattamento di disturbi psicosomatici come ansia, depressione, stanchezza e stress. Grazie alle sue proprietà adattogene e al suo profilo di sicurezza elevato, è diventata una delle piante d'elezione nella gestione di queste condizioni.
Oltre ai suoi benefici terapeutici, la rodiola offre anche molteplici vantaggi per la salute generale, come azioni antiossidanti, antinfiammatorie e immunomodulanti.
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